Anche per quanto concernente i controlli periodici a cui è consigliabile sottoporre i pazienti liberi da malattia c’è una grande variabilità.   Il follow-up è finalizzato all’individuazione precoce della ricaduta di malattia, alla diagnosi di secondi tumori e alla diagnosi e terapia di comorbidità legate alla malattia e/o ai trattamenti effettuati. La durata e intensità dei programmi di follow-up dipendono dal rischio stimato di ricaduta e dalle terapie effettuate.

Il follow up delle neoplasie vescicali ha una durata complessiva di 5 anni e comprende:

  • Esami ematici e visita medica ogni 4-6 mesi
  • Citologia urinaria ogni 4-6 mesi
  • Cistoscopia ogni 3 mesi il 1° anno ed ogni 6 in seguito
  • TC torace addome con mezzo di contrasto ogni 6 mesi per i primi 2 anni ed ogni 6-12 mesi in seguito in base al rischio

Il follow up delle neoplasie renali ha generalmente una durata di 5 anni, ma può essere prolungato fino a 10 in base al rischio di recidiva, e comprende:

  • Esami ematici e visita clinica ogni 4-6 mesi
  • TC torace addome ogni 6 mesi per i primi 2 anni ed annualmente in seguito     
                                                                               

Il follow up dei tumori del testicolo comprende:

  • Esame clinico: anamnesi ed esame obiettivo, palpazione del testicolo ogni 3-6 mesi nei primi 2 anni, ogni 6-12 mesi fino al 5° anno, ogni anno fino al 10° anno.
  • Ecografia scrotale: 1 volta/anno fino al 10° anno
  • TC torace-addome con mdc: ogni 6 mesi nei primi 2 anni e poi in base al giudizio clinico

Si sottolinea come nel seminoma le ricadute siano meno frequenti di quelle da non seminoma, ma tendono a essere più distribuite nell’arco degli anni. Inoltre gli effetti collaterali a lungo termine delle terapie hanno ricevuto grande attenzione negli ultimi anni (secondi tumori, malattie cardiovascolari e renali, disturbi uditivi, sindrome metabolica, disfunzioni gonadiche, conseguenze psico-sociali) il monitoraggio e la prevenzione di queste specifiche complicanze a lungo termine dovrebbe essere parte della gestione del follow-up di questi pazienti e dovrebbe essere funzione anche dei trattamenti ricevuti dal paziente

Il follow up dei tumori prostatici comprende:

  • Esame clinico ed esplorazione rettale ogni 3 mesi nei primi 2 anni, ogni 6 mesi fino al 5° anno e poi annualmente
  • Esami ematici e dosaggio del PSA inizialmente ad almeno 4-8 settimane dalla eventuale chirurgia, poi di regola ogni 3 mesi nei primi 2 anni, ogni 6 mesi fino al 5° anno e poi annualmente. Si sottolinea come si parli di recidiva biochimica di malattia solo dopo che il valore del PSA è divenuto superiore a 0,2 ng/ml nei pazienti sottoposti a prostatectomia, superiore a 2 ng/ml nei pazienti sottoposti a radioterapia ablativa

Non sono di regola compresi nel follow up esami radiologici come TC, scintigrafia ossea o PET, che vanno riservati solo ai casi di sospetto di recidiva legato o all’andamento del PSA o a importanti sintomi di novità riferiti dal paziente.