Il carcinoma gastrico deriva da una proliferazione incontrollata di cellule della mucosa che riveste lo stomaco. Lo stomaco è un organo cavo, componente dell’apparato digerente, localizzato tra la parte terminale dell’esofago e l’intestino tenue. Dall’alto verso il basso, si distinguono nello stomaco: il cardias o giunzione gastro-esofagea, il fondo, il corpo, l’antro e il piloro. Le neoplasie gastriche possono pertanto localizzarsi in una di queste sedi. Diversi sono i fattori di rischio noti per i carcinomi dello stomaco.
L’infezione da Helicobacter Pylori rappresenta oggi il principale fattore di rischio per lo sviluppo delle forme di carcinoma gastrico non-cardiale. L’eradicazione dell’infezione è un passo fondamentale per la prevenzione primaria del carcinoma gastrico. Un altro possibile cancerogeno è rappresentato dall’infezione da Epstein-Barr Virus (EBV). Si stima che circa il 5-10% dei carcinomi gastrici (prevalentemente quelli cardiali) presentino come EBV come principale fattore eziologico.
Fattori legati all’alimentazione possono avere una correlazione con il rischio di sviluppare carcinoma gastrico, anche se in maniera meno definita rispetto ad altri. L’assunzione di elevate quantità di nitrati (presenti in concentrazioni elevate nei cibi conservati) rappresenta infatti un fattore di rischio, che può essere efficacemente prevenuto anche con opportune modifiche della dieta. Altri fattori potenzialmente prevenibili ed implicati nella genesi del cancro gastrico sono l’eccessivo consumo di sale, cibi affumicati e carni rosse. Anche il fumo di sigaretta rientra tra quei fattori di rischio per lo sviluppo di carcinoma gastrico, che possono essere ridotti con opportune modificazioni dello stile di vita.
Il reflusso gastro-esofageo è invece considerato come uno dei principali fattori di rischio per i tumori gastrici a sviluppo cardiale. Va notato come, mentre l’incidenza delle forme di carcinoma distale è in riduzione, quella della giunzione esofago-gastrica e soprattutto quelle correlate con il reflusso gastro-esofageo sono in aumento. Una piccola percentuale dei casi di cancro gastrico, circa l’1-3%, fanno parte di sindromi ereditarie, quali i carcinoma gastrico diffuso ereditario (HDGC).
Nella maggior parte dei casi il carcinoma gastrico si presenta in fase iniziale con sintomi vaghi e aspecifici quali dispepsia, senso di ripienezza post-prandiale o nausea. Questo rende ragione del fatto che la diagnosi venga posta spesso tardivamente. Altro sintomo comune è il dolore, spesso avvertito in regione epigastrica e frequentemente associato a pirosi. A questi sintomi possono associarsi segni quali il calo ponderale o la presenza di una massa palpabile in regione epigastrica. Frequente è il riscontro di anemia agli esami ematochimici cosi come la presenza di sangue occulto fecale.