Il follow up ha l’obiettivo di poter identificare eventuali recidive di malattia e prevede:

  • controllo clinico, esami ematochimici (emocromo, indici di funzionalità epatica e renale) e dosaggio dei marcatori (CEA e Ca 19.9) ogni 3-4 mesi per 2-3 anni dal trattamento primario, corrispondente al periodo di maggiore incidenza di recidive; successivamente ogni anno;
  • esame TAC torace-addome-pelvi con mezzo di contrasto o RMN ogni 6 mesi nei primi 2-3 anni, poi annualmente.

La TC-PET e la scintigrafia ossea non sono indicate come esami routinari nel follow up di questi pazienti.