Il tumore alle ovaie è una neoplasia che interessa gli organi riproduttivi femminili.
La causa di questo tumore è da imputare a una degenerazione e una proliferazione incontrollata delle cellule ovariche, il più delle volte le cellule coinvolte sono quelle epiteliali (cioè quelle che si trovano sulla superficie ovarica, non quelle che producono gli ovociti).
I tumori ovarici sono distinti in benigni (80-90% di tutti i tumori ovarici), maligni (15-20% circa di tutti i tumori ovarici) e con caratteristiche intermedie (5-10% di tutti i tumori ovarici).
Ad oggi non abbiamo a disposizione esami di screening per la diagnosi precoce del tumore ovarico. Tuttavia conosciamo alcuni fattori di rischio che potrebbero favorire la comparsa della neoplasia ovarica. Tra questi si annoverano l’età avanzata, l’obesità, la dieta ricca di grassi, l’abuso di alcool, l’assenza di gravidanze nel corso della vita, il menarca precoce e menopausa in tarda età, le cure ormonali durante la menopausa, storia di tumore al seno e predisposizione genetica (geni BRCA 1 e BRCA2).
La diagnosi di questo tumore può essere tardiva a causa dei sintomi che sono solitamente aspecifici (dolori addominali, aumento del volume addominale, alterazioni dell’alvo, perdite ematiche vaginali). Generalmente la diagnosi è occasionale negli stadi precoci e a tutt’oggi il 75% dei casi di tumore ovarico viene diagnosticato in stadio avanzato.
Successivamente alla diagnosi, che richiede generalmente prelievo di tessuto tumorale e l’analisi istologica dello stesso, è di fondamentale importanza nella decisione del corretto iter terapeutico eseguire la stadiazione con TC torace addome con mezzo di contrasto per escludere localizzazioni a distanza (metastasi).