La chemioterapia è indicata in diversi stadi nel carcinoma dello stomaco. Una chemioterapia adiuvante è indicata dopo l’intervento chirurgico radicale in pazienti con malattia in stadio II o III. Solitamente viene utilizzata una monochemioterapia contenente fluoropirimidine ma anche uno schema contenente 5-fluorouracile/capecitabina e oxaliplatino potrebbe essere utilizzato. Nei pazienti affetti da neoplasia gastrica T3-T4 o N+ può essere preso in considerazione un trattamento perioperatorio con regimi contenenti fluoropirimidine, platino derivati da eseguirsi 2 mesi prima e 2 mesi dopo l’intervento chirurgico. La recente pubblicazione dello studio FLOT4 ha evidenziato come in pazienti in buone condizioni generali l’utilizzo di un regime polichemioterapico a 3 farmaci ( 5-fluorouracile, oxaliplatino e docetaxel) abbia ottenuto un tasso maggiore di risposte patologiche complete nonché un miglior tasso di regressione di malattia all’esame istologico definitivo: questi dati sono stati confermati anche da un beneficio in termini di riduzione del rischio di recidiva e miglioramento della sopravvivenza dei pazienti . La chemioterapia rappresenta l’opzione terapeutica di riferimento per i pazienti con carcinoma gastrico localmente avanzato non operabile e per i pazienti con malattia in fase metastatica. Gli obiettivi del trattamento in questo “setting” sono essenzialmente rappresentati dal prolungamento della sopravvivenza, dalla palliazione dei sintomi e dal miglioramento della qualità di vita. La chemioterapia si è dimostrata superiore rispetto alla sola terapia di supporto nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti. I regimi di combinazione hanno mostrato un piccolo ma significativo vantaggio in termini di sopravvivenza globale rispetto alla monochemioterapia; numerose sono le associazioni di farmaci impiegati. Il 5-Fluorouracile, la capecitabina, l’S-1, i derivati del platino come l’oxaliplatino e il cisplatino, i taxani come paclitaxel e docetaxel e l’irinotecan possono essere considerati i farmaci di riferimento nel trattamento della malattia avanzata.

Per quanto riguarda i farmaci a bersaglio molecolare, attualmente l’anticorpo monoclonale trastuzumab viene impiegato in associazione a cisplatino e fluoropirimidine nel trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma gastrico HER-2 positivo, mentre l’anticorpo ramucirumab, appartenente alla classe degli antiangiogenetici, viene utilizzato in associazione a paclitaxel nel trattamento di seconda linea.